AIGRETTE Gioiello disegnato per essere indossato tra i capelli. Spesso a forma di piume o di ciuffo.
AMBRA
Resina fossile proveniente da una pianta la conifera Pinus succinifera, attualmente estinta, che ne produceva in grandi quantità. I giacimenti più noti sono quelli della penisola di Samland, sul Baltico, dove, sotto circa trenta metri di sabbia ci sono banchi di argilla che contengono l'ambra. Il suo colore spazia dal giallo chiaro e giallo oro al rosso, azzurro, bianco, nero e verde. Si presenta a gocce o anche a blocchi. Galleggia nell'acqua salata perchè è molto leggera ed è facile trovare al suo interno insetti o frammenti di piante, bolle d'aria fossile. E' molto infiammabile e, se strofinata, attira piccoli pezzi di carta. I romani la chiamavano succinum, succo. L'ambra è delicata e si rompe facilmente.
AMETISTA Appartiene al gruppo dei quarzi ed ha un caratteristico colore viola che spazia dal glicine pallido al rosa per arrivare al viola più intenso. Il nome ha origine greca e vuol dire "pietra contro l'ubriachezza". Pietra abbastanza dura (7 scala Mohs) tende a schiarirsi al sole. Proviene soparattutto da giacimenti brasiliani e uruguayani
AMMONITE
Le Ammoniti sono molluschi cefalopodi estintisi alla fine del mesozoico. Dominatrici dei mari per più di duecento milioni di anni, si estimsero su tutta la terra contemporaneamente ai Dinosauri. La conchiglia, unica parte che conosciamo, è formata da un tubo conico, generalmente avvolto a spirale e suddiviso in camere per mezzo di setti. La linea di contatto tra il setto e la parete del guscio è chiamata sutura. Le suture sono evidenti sul modello interno e costituiscono una delle caratteristiche principali per la determinazione delle Ammoniti. L'Ornamentazione data da costa radianti a volte flessuose, da nodi, tubercoli, solchi e carene. Le ammoniti venivano chiamate Pietre di Ammone per la rassomiglianza con le corna di Ammone, dio egizio della vita e della fertilità, ed erano apprezzate dagli antichi per la loro bellezza geometrica. Solo nel XVIII secolo furono riconosciute come resti di antichi organismi.
ANELLIERA PER MISURE
Serie di anelli numerata, viene utilizzata per sapere la misura del dito.
ANELLO A CONTORNO
E' un anello stupendo e le foto che abbiamo nel catalogo parlano da sole. Solitamente si tratta di un centro rappresentato da una pietra di colore dalla forma non rotonda ma, ad esempio, a cuore o, ancora, a gradini circondata da brillanti che possono essere, a seconda della fantasia, rotondi o tapered o una combinazione delle forme. L'effetto è bellissimo e il fascino di questo gioiello trascende il tempo, è sempre attuale ed è a tutti gli effetti un regalo grandioso.
ANELLO SOLITARIO
Generalmente in oro bianco, questo stupendo gioiello solitamente porta incassato un diamante. E' l'anello della promessa, dell'impegno. Regalare un solitario fa fare un salto di qualità al rapporto a causa della promessa implicita nel gesto. Piccolo, grande è una mera questione economica che dipende da cose non poi così importanti. Importante, invece, è il movimento del cuore
AVORIO Gemma organogena, l'avorio è materiale organico derivato dalle zanne di elefante. Per combattere lo sterminio degli elefanti, attualmente, è vietat l'esportazione di avorio dall'Africa e l'importazione in Italia. Il materiale oggi in commercio proviene da zanne di mammouth. Il colore è il bianco crema e la sua tenerezza (3/4 scala Mohs) ne consente qualsiasi utilizzo. In passato è stato impiegato per le stecche dei ventagli, i tasti dei pianoforti e le palle da biliardo
AVVENTURINA L'avventurina è un quarzo ricco di inclusioni cristalline, che conferiscono alla pietra uno scintillio diffuso. Il colore varia da verde chiaro a scuro, rosso e blu. Le avventurine blu devono il colore allla presenza di dumoriertite, quelle rosse a inclusioni di ematite. Le inclusioni determinano una certa
BAGUETTE
E' un diamante tagliato in forma rettangolare, con file di faccette a gradini. Se i due lati lunghi della baguette si assottigliano verso l'interno (non sono cioè paralleli ma convergenti) il taglio è chiamato "tapered".
BAROCCA (PERLA) Perla di forma irregolare
BLISTER
Confezione sigillata da un laboratorio di analisi che certifica, assieme al certificato vero e proprio, l'"identità" di un diamante.
BRUNITURA
Metodo di pulitura dei metalli che consiste nel raschiare la superficie con un materiale più duro, come l'acciaio ad alto contenuto di carbonio.
BURATTO
Si tratta, in pratica, di un contenitore che viene fatto ruotare. In questo contenitore è presente solitamente acqua unita ad un detergente speciale, non schiumogeno. Sono presenti anche, naturalmente, gli elementi che svolgono il lavoro meccanico di continuo sfregamento e urto con gli oggetti da burattare. Questi elementi possono essere metallici o, ad esempio, ceramici o, addirittura, in legno duro come può esserlo il guscio di noce. Il continuo sfregamento dei nostri oggetti con questi elementi genera una prima finitura superficiale eliminando piccole bave, imperfezioni di fusione e così via. Il movimento al contenitore ruotante( detto anche barile) viene trasmesso tramite rulli, catene o, anche, ingranaggi. E' importante sottolineare che la burattatura (detta anche barilatura) deve essere un processo prolungato nel tempo.Il processo, ad esempio, può durare tutta una notte. Un modello particolarmente sofisticato di buratto è quello magnetico dove il movimento è dato da un magnete rotante e gli elementi attivi sono, ad esempio, piccoli aghetti ferromagnetici.
CABOCHON
Termine che indica una gemma tagliata con una curvatura convessa ma senza faccette.
CALIBRO
Il calibro è uno strumento di misura della lunghezza, adatto a misurare (con precisione del decimo, del ventesimo o del cinquantesimo di millimetro) la larghezza di un oggetto, la distanza tra due facce piane in una concavità, la profondità di un solco o foro.
CARATO (METRICO)
L’unità di peso utilizzata per le gemme. Spesso abbreviata in “ct.”,un carato equivale a 200 milligrammi (1/5 di grammo). Le pietre preziose sono essere misurate in centesimi di carato (comunemente detto “punti”). Ad esempio, una pietra di 0,25 carati sarà chiamata da 25 punti.
La parola carato non deve essere confusa con il “Karato” che è una misura di purezza nelle leghe auree.
CERISTA
Altro ruolo che, nelle fabbriche di oreficeria, viene tradizionalmente svolto da personale femminile. La cerista si occupa dell'immagazzinamento degli stampi in gomma che costituiscono il vero tesoro di ogni laboratorio: la sua modellazione ovvero l'insieme dei modelli che costituiscono il catalogo, per così dire. Alla cerista pervengono così le commesse e lei si occupa di preparare così le gomme giuste e di iniettare le cere, preparare l'alberello per la microfusione e costituire così i cilindri. Solitamente le pulitrici, in una fabbrica, sono anche ceriste ma, nel caso di fabbriche grosse con molto lavoro, queste figure possono anche essere divise.
CHAMPLEVE' Metodo di applicazione degli smalti che prevede di scavare il disegno nella superficie dell'oggetto in metallo e versare lo smalto negli alveoli così creati.
CINTURA
E'la parte del taglio brillante che divide la corona dal padiglione.Può essere smerigliata, polita o sfaccettata.A seconda delle dimensioni può essere molto sottile, sottile, media, spessa, molto spessa.
CLARITY ENHANCED
Significa letteralmente "Purezza incrementata". Indica diamanti che sono stati sottoposti ad un trattamanto tale da modificare in meglio le caratteristiche interne.
CLOISONNE' Metodo di applicazione dello smalto che consiste nel fissare sulla superficie dell'oggetto da decorare degli alveoli (cloisons) fatti di sottili strisce metalliche. Gli alveoli veengono, quindi, riempiti di smalto creando un effetto finale di mosaico o vetrata policroma.
COLLARE Collana di perle uniformi (dai 30.5 ai 33cm) composta da tre o più fili.
COLORE Quando si classifica il colore del diamante in realtà si gradua l’assenza del colore. La scala di colore parte dalla lettera D (assolutamente privo di colore) e termina con la lettera Z (colorato). Sebbene una sfumatura di colore possa essere visibile (in condizioni ideali e dall’occhio esperto) già in un diamante di colore G, queste pietre appaiono prive di colore e per questo sono utilizzate comunemente in gioielleria. Il Colore è una delle 4C utilizzate per graduare il diamante, le altre sono: purezza (clarity), taglio (cut) e carato metrico (peso).
CORALLO
Il corallo è di natura organogena poichè un materiale d'origine marina, che cresce in acque non inquinate e calde. Il corallo è lo scheletro di alcuni organismi della famiglia dei polipi specie Cnidaria Gorgonacea Corallium. Sensibile agli acidi, tende a sbiadire con il tempo, teme il calore.
Diversi sono i nomi con cui vengono definite le variazioni di colore: Momo è il rosso mattone, l'aka è il rosso sangue quasi bordeaux, il bokè o pelle d'angelo il rosa chiaro, il Sardegna è il rosso vivo, lo Sciacca è quello rosso-arancio. Ognuno di loro ha una diversa provenienza: rosso, ha origine soprattutto dal Mar Mediterraneo, rosa, il rarissimo "pelle d'angelo" del mar Mediterraneo attualmente estinto, si importa dall'oriente ma è qualitativamente inferiore, rosso-arancio, è la tonalità del corallo di Sciacca, anche questa variante oggi viene importata dall'oriente, nero, corallo corneo proviene dall'Australia, Hawaii, può essere piegato riscaldandolo, blu, proviene dall'arcipelago della Malesia, bianco-latte, utilizzato soprattutto per le decorazioni nelle chiese.
CRISTALLO DI ROCCA O QUARZO IALINO Il cristallo di rocca è la varietà di quarzo più diffusa.. Il nome deriva dal greco kristallos, cioè ghiaccio, perchè anticamente si cerdeva che fosse ghiaccio diventato pietra col tempo. La sua caratteristica di essere incolore ma può essere sia lucente che avere riflessi lunari. Quando presenta inclusioni di goethite si chiama quarzo stellato, altrimenti si possono notare inclusioni di rutilo disposte in sottili aghi. Durezza 7 scala Mohs, può essere inciso, scolpito e satinato. Un'eccezione è il quarzo iris nel quale per delle fratture interne le luce viene scomposta come un prisma.
DIAMANTE
Il diamante è carbonio puro cristallizzato a grande profondità con l'azione di alte temperature e pressione di fenomeni vulcanici.. Due sono le caratteristiche principale di questa pietra: l'incredibile durezza e la straordinaria lucentezza. Nella tabella delle durezze secondo Mohs occupa il decimo posto, e, infatti il suo stesso nome deriva dal greco "adamas" che vuol dire, appunto, indomabile. Plinio il Vecchio nella sua "Storia Naturale" dedica un intero capitolo al diamante e scrive che per riconoscerlo si faceva una prova colpendolo con il martello su un'incudine: il diamante respingeva il martello facendolo vibrare. Il metodo per tagliarlo, mediante l'utilizzo della sua stessa polvere, fu scoperto nel XV secolo e, fino a quel momento la lavorazione prevedeva esclusivamente la politura. Inattaccabile agli agenti chimici, il suo colore può variare da "incolore" a giallo paglierino, cognac, rosa, azzurro, verde, rosso e nero. Ogni diamante è distinto da quattro parametri che lo identificano e stabiliscono il valore: il colore, la purezza, il taglio, il peso o caratura.
DIASPRO Appartiene al gruppo dei quarzi-calcedoni, chimica ossido di silicio, il suo nome rimanda alla sua principale caratteristica: variegatura, in greco antico, infatti, vuol dire pietra variegata. Il diaspro è una varietà del calcedonio e la presenza di sostanze estranee determina le striature. Il colore varia da rosa chiaro al marrone scuro, al rosso-arancio, al verde. Ad ogni colore è stato dato un nome specifico: Eliotropio o diaspro sanguigno verde maculato di rosso; Diaspro xiloide color legno; Diaspro brecciato fondo brunastro con venature rosse; Diaspro zebrato varietà sudafricana con fondo nero e venature bianche; Mookaite varietà australiana con fondo rosa e venature rosa scuro; Diaspro di Nunkirchner varietà tedesca grigio bluastro; Plasma verde cupo poche venature.
ETERNITY (VERA O VERETTA) E’ un anello tradizionale (si tratta di un disegno antichissimo) costituito da un gambo nel quale è incastonata, lungo tutto l’arco della circonferenza, una fila continua di gemme. Oggi viene utilizzato per ricordare un anniversario o la nascita di un figlio, sebbene sembra sia stato creato originariamente come fede matrimoniale
FACCETTA Viene così chiamata ogni superficie piana polita in un diamante od in una gemma preziosa
FANCY
Con il termine "fancy diamonds" si definiscono i diamanti con un netto viraggio verso un particolare colore ben definito.
FIAMMINO
Vi sono in commercio già da tempo dei reattori che usando acqua, soda caustica e alcool metilico producono un gas che, usato con particolari piccoli cannelli( la punta di tali cannelli è un ago da siringa) sviluppa una piccola fiamma dal caratteristico colore verde. Tale fiamma raggiunge temperature molto elevate ed è molto riducente. Questo significa che non ossida gli oggetti da saldare facilitando non poco la saldatura.E'quindi molto adatta a saldature di precisione.
FILIGRANA SARDA La superficie del gioiello viene fittamente puntinata con uno strumento contundente. L’effetto assomiglia agli antichi ricami
FILIGRANA E’ un’antichissima lavorazione orafa nella quale un sottile filo viene avvolto in spirali, greche o rosette e quindi solidarizzato in una galleria ricavata nel gioiello
FILLER
Viene chiamato così un materiale (solitamente vetro al piombo) che viene introdotto ad alta pressione in una frattura affiorante di un diamante migliorandone notevolmente l'aspetto.Il diamante diventa così "Clarity enhanced".
FLUORITE La fluorite (fluoruro di calcio) può presentarsi in diversi colori: incolore, rosa, viola, verde, blu, nero, miele. Possono essere sia trasparenti che opache. Una caratteristica di alcune di loro è quella di passare dal colore verde a quello viola se esposte all luce solare e, per farle ritornare al loro colore originario, basta metterle al buio. Pietra morbida (durezza 4 scala Mohs).
FRESA
Strumento tagliente o abrasivo o, ancora, lucidante forgiato in una infinità di materiali e di forme. E' formato da un gambo che viene fissato alla ghiera del manipolo e da una testa che rappresenta la parte attiva.
GATTEGGIAMENTO Effetto ottico presente in molte pietre che consiste in una luminosità iridescente concentrata in una linea che richiama la pupilla di un gatto. E' dovuta ad inclusioni filiformi.
Il libro sulle pietre preziose. Blue Book CIBJO 2001 (regole di applicazione per il commercio di pietre preziose) alla categoria n. 5 Nomenclatura generale, alla voce 5.3 "Gatteggiamento" riporta: "Le pietre che presentano il fenomeno detto "Gatteggiamento" devono essere indicate dal loro corretto nome addizzionato del suffisso "occhio di gatto" o del suffisso "gatteggiante" (es. "tormalina occhio di gatto", "tormalina gatteggiante").
GEMMA In gioielleria si definisce gemma ogni struttura minerale cristallizzata o microcristallina (sia che sia naturale o sintetica).Questa definizione comprende tutte le pietre preziose o “fini “ ma esclude ogni tipo di vetro o resina plastica.
GIOIELLERIA
Con il termine gioielleria viene subito in mente l'oggetto d'oro ornato di diamanti, zaffiri, rubini e, in generale,pietre preziose e, comunque, realizzato a mano. Sempre nell'ambito valenzano con il termine gioielleria si intende il lavoro tradizionale di produrre gioielli secondo le norme di una scuola particolare che pùò essere quella piemontese e, avvicinandoci come con uno zoom, quella valenzana che è quella che, giocoforza, conosciamo meglio.Scendendo il Turchino, da Alessandria verso il mare, troviamo artigiani che producono filigrana finissima utilizzando segreti che hanno secoli.Come dimenticare, poi, la scuola di Amalfi e Capri che insegna a lavorare il corallo? Tutte scuole che hanno come scopo il creare non il gioiello ma l'artigiano che dovrà creare il gioiello. Scuole a cui si deve dedicare una vita intera, da quando il ragazzo ha 13-14 anni e finisce la scuola dell'obbligo fino a quando gli reggono gli occhi: 65-70 anni, quando uno si ritira con il titolo di Maestro, ambito e temuto come l'Alfa e l'Omega.L'inizio da ragazzo, duro e pieno di piccole, incredibili rivelazioni e la fine, la Saggezza, la Sapienza senza che il fisico, però, permetta più una vita attiva come produttore. Ecco che, ed è veramente incredibile, nasce un nuovo Maestro la cui sola consolazione è quella di trovare un degno allievo, per poter rivivere, per trovare un posto nell'eternità.
GIROCOLLO Collana ad un filo (30.5/40.5cm di lunghezza) di perle uniformi.
GRANATO Sotto il nome di granati si racchiudono molte varianti di pietre, il cui colore spazia dal rosso cupo al verde, giallo, rosa ecc., ognuna delle quali ha un determinato nome. Tutti hanno durezza 7,5 scala Mohs. Di seguito vengono riportate alcune varianti del granato ma vedi anche le singole voci? Grossularia, Tsavorite, Demantoide, Essonite.
Granato Almandino:(silicato di ferro e alluminio) rosso-violaceo cupo. (silicato di ferro e alluminio)
Granato Piropo (o Rubino del Capo): (silicato di magnesio e alluminio) rosso fuoco con tonalità brune colore che gli deriva dalla presenza di piccole quantità di cromo nella struttura cristallina. Il nome deriva dal greco pyr (fuoco)
Granato Spessartina: (silicato di manganese e alluminio) il colore va dall'arancio al rosso dorato.
Granato Rodolite: è la varietà rosa e anche la più rara del granato piropo-almandino. Il nome deriva dal greco rhodon (rosa) e lithos (pietra). Pietra trasparente e molto luminosa.
Granato Uvarovite: silicato di calcio e cromo deve il suo bellissimo colore verde alla presenza del cromo. Varietà scoperta di recente, abbastanza rara.
GROSSULARIA Appartiene al gruppo dei granati (silicato di calcio e di alluminio). Il colore è verde pallido o smeraldo ma esiste anche incolore, bruno, rosa, arancio. Il nome deriva da un termine latino che vuol dire "uva spina". Durezza 7-7,5 scala Mohs. Sotto il termine grossularia viene catalogata anche l'Essonite e la Tsavorite. L'Essonite ha un caratteristico colore rosso-arancio, per quanto riguarda la Tsavorite vedi ad vocem.
IDROTERMALE Processo di formazione di un cristallo da una soluzione acquosa e calda in genere proveniente da un magma. La tecnica idrotermale è definita di sintesi per crescita da soluzione. Il solvente è un fluido acquoso e vengono utilizzate apparecchiature particolari, chiamate autoclavi o bomb, nelle quali si introducono soluzioni acquose e semi cristallini. Le apparecchiature utilizzate sono in grado di sopportare alte pressioni e elevate temperature. La cristallizzazione dei semi si ottiene variando il gradiente termico. Il magma un insieme di rocce-silicato esistente al di sotto della superficie terrestre.
LAPISLAZZULI
Pietra appartenente al regno minerale, è un aggregato naturale di materiali diversi: lazurite, calcite, pirite, sodalite e zolfo. Il colore inconfondibile è un blu intenso a volte punteggiato da granelli dorati (pirite) altre da striature bianche (calcite). Le pagliuzze dorate presenti non tolgono valore alla pietra al contrario del calcite che se eccessivamente presente ne diminuisce il valore. Le pietre di maggior pregio sono quelle di colore uniforme. Pietra fragile, facilmente scalfibile, soffre il contatto con gli acidi (es. limone).
IMBIANCHIMENTO
Speciale soluzione leggermente acida che gli orefici usano per eliminare dagli oggetti appena saldati la patina vetrosa che il borace forma ad alte temperature per proteggere la saldatura. Si usa in particolari vaschette che vengono chiamate, appunto, vasche sbiancanti le quali mantengono la soluzione calda e pronta all'uso.
IMBUTITORE
Cilindro di metallo con una estremità forgiata in forma sferica in modo che, usando un apposito stampo detto tassello imbutitore, battendo con un martello si riesce a dare ad una lastra di metallo la forma voluta.
INCASSATURA A CASTONE Un’ incastonatura nella quale la pietra è stata incastonata con un castone di metallo che la circonda completamente.
INCASSATURA A FILO Quando la pietra è trattenuta senza l’utilizzo di griffe o palline ed è incastonata a filo con la superficie di incastonatura
INCASSATURA A PAVÉ Un stile di incassatura senza tempo ottenuto producendo fori conici ravvicinati in una base di metallo prezioso per inserirvi le pietre. Le gemme vengono poi messe in sicurezza grazie a minuscole palline di metallo ottenute per incisione della superficie circostante ai buchi. Oggi il
INCASTONATURA A BINARIO Metodo per incastonare le pietre all'interno di una scanalatura del gioiello per ottenere successivamente una fila di pietre fermate unicamente ai lati.
INCASTONATURA A GRANETTE Metodo di incastonatura che vede le pietre tenute ferme da "riccioli" d'oro arrotolati formati grazie al bulino (strumento professionale).
INCASTONATURA A GRIFFE Metodo per incastonare singolarmente ogni pietra al gioiello grazie a piccoli supporti metallici.
INCLUSIONI Una naturale caratteristica (altra sostanza o microcristalli) presente all’interno del diamante e delle altre gemme.
INIETTORE DI CERA
Macchina che tiene in temperatura e in pressione la cera che deve essere iniettata negli stampi in gomma per creare repliche in serie. Nel corso del tempo anche questa macchina ha subito aggiornamenti e migliorie ma il principio di funzionamento (iniezione in pressione di cera liquida) è rimasto, per adesso, ancora lo stesso.
IPOALLERGENICO I metalli ipoallergenici riducono la possibilità di una reazione allergica minimizzando le sostanze potenzialmente allergiche. Il platino è ipoallergenico
IRIDIO Uno dei metalli della famiglia del platino (platinoidi). E’ spesso utilizzato in lega con il platino per aumentarne la malleabilità
KARATO Abbreviato in “Kt “ il karato si riferisce alla purezza dell’oro in gioielleria che è spesso legato con argento, nickel rame o altri metalli per migliorarne la duttilità e per rendere questo metallo, molto soffice, più duraturo.
LEGA METALLICA O LEGA Una miscela di due o più metalli. In gioielleria generalmente i metalli sono utilizzati in leghe metalliche per renderli più duraturi o più duri. Il platino usato in gioielleria è generalmente puro al 95% con il rimanente 5% costituito da iridio, palladio, rutenio o cobalto.
LUCENTEZZA Si riferisce alla brillantezza riflessa da un gioiello.
MABE (PERLE) Dette anche "Perle composite" o "Mezzeperle". Le perle Mabe sono mezzeperle dalla forma semisferica coltivate contro la parete della conchiglia.
MADREPERLA Sostanza organica costituita da moltissime lemelle di aragonite (disposte nella struttura a mattone) salde tra loro grazie alla conchiolina. Riveste la parte interna delle valve. Molto simile alla perlagione delle perle
MALACHITE Il nome malachite deriva dal greco malakòs che vuoldire tenero e indica la bassa durezza di questa pietra (3,5 tabella Mohs). Il suo colore caratteristico è il verde rame con striature inconfondibili formate da bande più chiare, quasi bianche, alternate al verde cupo. E' uno dei pochi minerali ad avere sempre lo stesso colore. Quando presenta una serie di cerchi concentrici è detta "ad occhio di pavone". La tonalità di verde è data dalla forte presenza del rame, sua componente pricipale (57%). Proveniente soprattutto dagli Urali in Russia è molto fragile e sensibile agli acidi.
METALLI PREZIOSI Gruppo di metalli formato generalmente da oro, platino e argento, a cui in alcune culture viene aggiunto il palladio, preziosi per la loro rarità, colore e malleabilità.
MEZZA-PERLA Detta anche perla incompleta. A causa di uno sviluppo svoltosi contro la conchiglia, presenta una discontinuità di strati perlacei sulla sua superficie
MICROINCASSATURA Utilizzata per pietre più piccole ancora di quelle utilizzate nel pavé che vengono incastonate più fittamente.
MICROMOTORE
Motore e manipolo convivono in questo attrezzo dove la ricerca della leggerezza la fa da padrona. In pratica si tratta di un manipolo con motore incorporato usato per lavori di precisione.
MOHS, SCALA DI DUREZZA
Tabella stabilita dal mineralogista Friedrich Mohs nel 1812 per classificare la durezza dei minerali. I minerali sono classificati in ordine di durezza.
1- talco
2- gesso
3- calcite
4- fluorite
5- apatite
6- ortoclasio
7- quarzo
8- topazio
9- corindone
10- diamante
MONTATURA La struttura di metallo in cui la pietra viene incastonata.
OCCHIO DI TIGRE Quarzo dal caratteristico colore bruno dorato, possiede una morbida lucentezza. La presenza di ossido di ferro conferisce alla pietra una calda tonalità dorata che ricorda lo sguardo della tigre.
Proviene principalmente dal Sudafrica. Pietra sensibile agli acidi e, nonostante abbia durezza 7 (scala Mohs), può rompersi facilmente se colpita in direzione delle sue fibre.
ONICE
L'onice è la variante nera del calcedonio, gruppo di quarzi microcristallini che comprende le agate, la corniola,crisoprasi,legno fossile, diaspri, la sarda. Può essere tutto nero o avere striature bianche. Pietra abbastanza dura (6,5/7 tabella Mohs). Ingrandendola si può vedere la stratificazione tipica dell'agata.
OPERA Collana di perle lunga 71/86cm. Si può indossare ad uno o più fili.
OREFICERIA
Con il termine oreficeria, nell'ambito valenzano,si intende, ad esempio, il catename realizzato a macchina e, in generale, tutti i gioielli che vengono realizzati per la maggior parte con l'ausilio di macchine.Per quanto riguarda le catene, come ho già scritto in questo sito, non si può che rimanere stupiti di fronte alla perfezione miniaturizzata di queste magliette piccolissime agganciate l'una all'altra e fissate con un punto di saldatura assolutamente invisibile.E sono perfetti anche gli orecchini a cerchio,per esempio, e tutte le più svariate realizzazioni che l'oreficeria crea uscendo dall'ambito dell'artigianato ed entrando, anche solo per un poco, nell'ambito dell'industriale.Ma attenzione! Dietro alla macchina ci deve essere sempre l'uomo anzi, più uomini.A partire dal creativo, che idea e disegna, fino ad arrivare a questa figura nuova nel mondo dei gioielli, l'operaio addetto alla macchina.Ho detto nella home del sito che anche a Valenza la tecnologia è entrata,a volte con la forza, nella nostra tradizione gioielliera.Ma ai margini, lontano dal nucleo che,a Valenza, si chiama e si chiamerà sempre Artigianato.
ORGANOGENE
Con tale termine si indicano le pietre di origine animale come le perle, la tartaruga, il corallo, l'odontolite, o vegetale come l'ambra e il giaietto. Tutte le altre pietre sono di origine minerale.
Pasta di Turchese vedi Turchese
ORO BIANCO Lega aurea formata da oro (giallo in natura), palladio, nickel, zinco e/o argento, l’oro bianco è spesso considerato un’alternativa più economica al platino. Viene abitualmente placcato con il rodio (un altro metallo platinoide) per dare all’oro bianco una lucentezza ed un colore platino. La rodiatura tende ad essere intaccata dagli agenti esterni causando all’oro bianco, la cui luminosità naturale è molto inferiore a quella del platino (e dei platinoidi, rodio compreso), una perdita di splendore.
OSSIDAZIONE Il processo attraverso il quale il metallo si mescola con l’ossigeno e si ossida. Il platino e l’oro non si ossidano. Le impurità contenute nelle leghe di platino o di oro possono ossidarsi, tuttavia le leghe metalliche moderne sono pressoché prive di impurità.
PALLADIO Metallo del gruppo del platino (platinoidi), di colore bianco argenteo, meno raro del platino e quindi meno costoso.
Il suo uso nella gioielleria e nel conio di monete è recente e ancora limitato. Il suo ruolo principale è come componente nelle leghe del platino.
La lega di palladio con 4-5% di rutenio (che la indurisce), è leggera, color bianco, resistente ed esente da ossidazione.
PAVE'
Termine francese, letteralmente significa pavimentato. Si riferisce ad un Metodo di montatura usato per piccole pietre tagliate a faccette; le pietre vengono sistemate l'una accanto all'altra come le pietre da pavimentazione.
PERLA BLISTER Bolla cava, semisferica che cresce aderente alla conchiglia
PERLA D'ACQUA DOLCE
Perla prodotta dai molluschi perliferi d'acqua dolce. Ne esistono sia di naturali che di coltura.
PERLA DI BOEMIA Si tratta di una perla di imitazione. Consiste in una sporgenza di madreperla levigata e lucidata.
PERLA DI COLTURA Prodotto concrezionato di composizione maggiormente carbonatica. Questo si genera all'interno dei molluschi sia naturalmente che artificialmente (coltura delle perle).
PERLA DI IMITAZIONE Può essere in vari materiali. Generalmente costituita da una parte organica e da una inorganica ed artificialmente prodotta dall'uomo senza l'uso di molluschi. Qualitativamente non paragonabili alle perle vere.
PERLA DI MAJORCA Perla di imitazione. Consiste in una sferetta di vetro ricoperta interamente d'Essenza d'Oriente per poi essere immerse in bagni. Il nucleo può essere composto addirittura da plastica o porcellana.
PERLA DI ROMA Perla di imitazione. Sferetta ottenuta da un impasto di petali di rosa trattati. Lucidata nella fase finale con olio di rosa.
PERLE Le perle sono gemme organogene che si formano all'interno di molluschi. Corpuscoli estranei come un granello di sabbia, una piccola alga ecc. penetrano all'interno del mollusco, tra le valve (guscio) e il mantello (parte morbida all'interno) e, per difendersi da questa intrusione, il mollusco ricopre il piccolo corpo con strati alternati di conchiolina e carbonato di calcio cioè la "perlagione". La perla coltivata nasce in modo uguale con la differenza che è l'uomo ad inserire una piccola sfera di madreperla all'interno di valve di molluschi selezionati. Le dimensioni possono variare da circa mezzo millimetro di diametro ai 15 mm delle perle australiane così come il colore ha varie sfumature, dal bianco al grigio, rossa, nero, dorato, e, in alcuni rari casi, verde pallido e violaceo.
I parametri di valutazione e classificazione delle perle si basano su: dimensione, colore, superficie, lucentezza (o "oriente"), strato di perlagione, regolarità della forma. Gemma molto sensibile agli acidi, per una buona conservazione è necessario tenerla lontano da profumi o cosmetici.
PIETRA CENTRALE La più importante pietra che si trova di norma al centro dell’anello.
PIETRE DURE
Con il termine pietre dure si indicano minerali ed alcune rocce che si distinguono per unire una certa resistenza alla varietà e bellezza dei colori. Fra le pietre dure si annoverano per esempio lapislazzuli, giada (giadeite o imperiale e nefrite) calcedonio (agata, sarda, onice, corniola, diaspro, crisoprasio) turchese e tutte le altre pietre di pregio non trasparenti.
Le pietre dure possono essere lavorate con trapani, mole e ad essere lucidate. Queste caratteristiche ne hanno spinto l'uso fin dall'antichità per realizzare oggetti artistici di vario genere: sigilli (in forma di anello e cilindrici), da cammei a vasi, coppe, piccole sculture o anche motivi ornamentali nelle opere architettoniche.
L'uso delle pietre dure in architettura è presente in vari luoghi ed epoche, per esempio le arcate della basilica di Santa Sabina a Roma risalente al periodo paleocristiano, il pavimento della basilica di Santa Sofia a Costantinopoli di epoca bizantina per arrivare alla cappella dei Principi a Firenze.
PIETRE PREZIOSE
Con il termine di pietre preziose o gemme si intende la numerosa serie di cristalli e minerali, che una volta tagliati e lucidati, vengono utilizzati perlopiù in gioielleria, oreficeria e nei lavori artistici. Le forme di taglio più comuni sono quelle sfaccettate (di solito per le gemme trasparenti) o quelle a cabochon (di solito per le gemme opache). La preziosità di queste pietre è determinata in genere dalla loro rarità, dalla loro purezza e dall'intensità del loro colore. Vengono cosiderate come gemme anche il corallo e le perle, che sono di origine animale anziché minerale, e l'ambra, di origine vegetale. Tra le gemme più celebri si possono ricordare:
Diamante, Rubino, Zaffiro, Smeraldo, Opale, Acquamarina, Alessandrine, Eliodoro, Giada, Topazio, Spinello, Tormalina, Ametista, Granato, Turchese, Citrino, Cristallo di rocca, Lapislazzuli, Iolite.
PLATINUMSMITH L’artigiano che lavora il platino quando è caldo e malleabile.
PLIQUE - A' - JOUR
Sistema di applicazione degli smalti nel quale i cloisons (gli alveoli), in cui le paste vitree sono colate, sono privi di fondo e pertanto la luce può attrversare gli smalti come nelle vetrate colorate.
Il termine viene adoperato anche nel caso in cui nei cloisons aperti siano inserite delle pietre trasparenti o semitrasparenti.
PULITRICE
Figura presente in oreficeria e che si occupa della finitura degli oggetti.Solitamente questa mansione viene svolta da personale femminile. Si utilizza un motore elettrico che fa girare spazzole rotonde ad alta velocità.Le spazzole vengono usate assieme a paste abrasive a granulometria decrescente e anche le spazzole stesse hanno durezza decrescente a mano che il processo va avanti. Si arriva così ai morbidissimi "plucioni" usati con la pasta rossa detta "rosso" e si dà così il tocco finale dove il metallo viene lucidato più che a specchio. La pulitrice, solitamente, si occupa anche di un altro processo:la rodiatura.
PULITRICE AD ULTRASUONI
Si tratta di vasche contenenti acqua e una piccola quantita di detersivo speciale non schiumogeno.Queste vasche riscaldano l'acqua che contengono portandola anche vicina al punto di ebollizione. Sotto queste vasche si trova il trasduttore piezoelettrico ad alta frequenza che, quando azionato, fa risuonare nella vasca un segnale ultrasonico. Tale segnale si trasforma in energia meccanica tramite il fenomeno della cavitazione. Questo significa che le onde di pressione generate dal trasduttore danno origine alla formazione di microscopiche bolle che continuamente implodono. L'energia d'urto di queste implosioni aumenta enormemente l'efficacia di questo sistema di pulitura perchè penetra nei più nascosti angoli dell'oggetto da pulire, nei più piccoli pori, fessure e cavità impossibili da trattare con metodi convenzionali. Si può ormai tranquillamente dire che la vasca ad ultrasuoni è diventato uno strumento indispensabile in ogni fabbrica di oreficeria e di incassatura. Nei laboratori di incassatura le vasche ad ultrasuoni vengono usate anche per testare la tenuta delle pietre appena fermate. Se la pietra non è incassata perfettamente la vibrazione la stacca e la fa cadere. La si recupera e si procede a fermarla meglio.
PUNTO
Sottomultiplo del carato.Equivale ad 1/100 di ct
QUARZO CITRINO Varietà trasparente del quarzo, ha un caratteristico colore giallo limone, anche se le tonalità possono variare dal giallo chiaro al bruno "Madera". Pietra fragile poco resistente agli urti. Il citrino non un minerale molto comune e, a volte, lo si sostituisce riscaldando a 550° l'ametista.
QUARZO ROSA
Variante rosa del quarzo, ha un colore molto caratteristico come un rosa mischiato al bianco e difficilmente è trasparente. Pietra abbastanza dura (grado 7 della tabella Mohs) teme comunque gli urti. Proviene dal Brasile, Madagascar e India.
RARITÀ Nel caso di un metallo, la sua rarità non è data esclusivamente dalla scarsità dei giacimenti ma anche dalla richiesta per usi industriali vari diversi dalla gioielleria. Ad esempio, sebbene le estrazioni di Palladio e Platino siano per entrambi molto limitate, poiché il platino ha maggiori utilizzi sia nell’Industria che nella medicina, il suo prezzo è molto superiore in rapporto a quello del Palladio.
RIFINITURA La politura o la levigatura della superficie in qualunque gioiello.
RODIATURA
Il problema delle leghe per dare il colore bianco all'oro è sempre stato il compromesso che da sempre si fa tra tossicità e colore bianco splendente. Soprattutto le leghe moderne sono sì ormai a prova di allergia e tossicità ma,dal lato del colore danno un bianco un pò scuro. Si rimedia con la rodiatura, un processo galvanico che deposita uno strato di Rodio sull'oggetto rendendolo di un bianco eccezionalmente splendente. Questo processo, semplice solo a parole, consta di parecchi parametri quali ad esempio la temperatura del bagno, il voltaggio, l'amperaggio, i tempi, ecc. Ogni rodiatrice, o rodiatore, si è faticosamente trovato i suoi parametri ottimali e ne è ,giustamente, molto geloso. Un ultima cosa a complicare il tutto. Nel caso di oggetti bi o tri-colori entra in campo l'isolatura. I colori che non sono bianco vanno isolati ovvero ricoperti di una speciale vernice, di solito rossa, che non permette al Rodio di depositarsi.Per questo lavoro è necessaria una buona dose di precisione e di mano ferma.
RUBINO
Il rubino è la variante rossa dei corindoni (il zaffiro è la blu). Il suo nome deriva dal latino rubeus (rosso). Il colore caratteristico, infatti, è il rosso che varia da una tonalità arancio ad una porpora, anche se la varietà più ricercata quella "sangue di piccione" un rosso scuro con riflessi blu .
E' una pietra di straordinaria durezza (9 tabella Mohs) anche se, colpita secondo alcune direzioni, può rompersi con facilità, inoltre, si ravviva sotto la luce solare. La qualità più pregiata proviene dalla Birmania e dal Kenia. Considerata fin dall'antichità una pietra-simbolo maschile e regale, è sempre stata appannaggio di re.
SABBIATRICE
Macchinario che funziona ad aria compressa. Un piccolo ugello di precisione "spara" ossido di Alluminio (Al2O3) sull'oggetto da sabbiare creando così un effetto particolare. L'effetto può essere variato e fatto più grezzo o più fine semplicemente variando la granulometria dell'ossido di Al. Abbiamo così, volendo, macchine con più ugelli, uno per tipo di ossido. Anche per la sabbiatura, come per la rodiatura, possiamo isolare zone negli oggetti che non si desidera vengano trattate.Si utilizza una speciale vernice che resiste per un certo tempo al getto sabbiante.
SABBIATURA Una levigatura prodotta con l’utilizzo di getto di sabbia finissima o aria compressa per ottenere una finitura opaca sugli oggetti. E’ una tecnica di finitura frequentemente usata nella gioielleria in platino, a volte confusa con la satinatura tecnica similare caratterizzata da righe più fitte e sottili (produce un aspetto più vellutato della sabbiatura).
SALDATORE LASER
Già da qualche tempo sono presenti sul mercato saldatori laser. Si tratta di apparecchi di estrema precisione che, sfruttando il processo della brasatura(saldatura senza apporto di lega saldante) eseguono saldature anche piccolissime con grande facilità e pulizia.
SATINATURA La satinatura consiste in una rifinitura che si ottiene mediante una tecnica d'incisione, adoperando il "millerighe", un particolare tipo di bulino dotato di una serie di rigature nella parte inferiore.
SMALTATURA
La smaltatura consiste nell'applicazione a fuoco sull'oggetto prezioso di una vernice vetrosa colorata composta generalmente da silice ed ossidi metallici. La superficie dell'oggetto deve essere preparata affinchè lo smalto aderisca bene senza debordare dallo spazio destinatogli. Lo smalto, impastato con acqua, viene applicato con il pennello e fatto asciugare, l'oggetto va poi posto in forno per la fusione dell smalto.
SMUSSATA Una superficie che è stata tagliata con un angolo minore di 90° (minore di un angolo retto).
STILE GHIRLANDA
Popolare durante il periodo Edoardiano (tra il Liberty ed il Decò) questo stile (formato anche da fiocchi e nappe) fu reso famoso dalla Maison Cartier che realizzò delicati gioielli in platino.
STOCCO
Caviglia di legno morbido dove orefici e incassatori appoggiano gli oggetti in lavorazione per supportare e consentire eventuali pressioni, colpi di lima, ecc.
TAVOLA
E'la faccetta più grande del taglio brillante.Di forma ottagonale è situata al centro della corona.
TOPAZIO
Gemma limpida e lucente, in natura non ha quasi mai un colore assoluto: giallo con sfumature rosa, azzurro con sfumature grigie o rosa tendente al lilla. Il colore più caratteristico è il giallo anche se la variante più pregiata è il rosa detto anche "rosa di Francia". Il nome topazio deriva dal nome dell'isola Zeberget sul Mar Rosso, un tempo chiamata Topazos, dove furono trovati i primi giacimenti. Attualmente è fornito dal Brasile. Durezza della pietra: 8 della tabella Mohs.
TORMALINA La tormalina è una gemma che può avere moltissimi colori. Ogni variante ha un suo nome: Acroite incolore, Dravite può essere gialla o marrone scuro, Indicolite blu, Rubellite varia dal rosa al rosso, Siberite rosso intenso, Verdelite verde come lo smeraldo, Sciorlite nera. Sono pietre quasi sempre policrome. Si carica di elettricità (come l'ambra) e presenta, a volte, l'effetto ottico di gatteggiamento. Pietra abbastanza dura (7 tabella Mohs).
TRASPARENZA (CLARITY) Una delle 4C utilizzate nella classificazione del diamante (le altre tre sono taglio o cut, peso o caratura e colore) si riferisce alla presenza di caratteristiche interne nella gemma (ovvero all’assenza o presenza delle stesse). La scala di classificazione va da I (con caratteristiche interne, o “inclusioni” visibili ad occhio nudo) a FL , privo di caratteristiche interne che siano visibili all’occhio esperto alla lente a 10 ingrandimenti (ovvero con caratteristiche interne invisibili all’occhio esperto alla lente a 10 ingrandimenti).
• SI: I diamanti classificati SI sono utilizzati in gioielleria, specie in gioielli con molte pietre. Sono classificati SI i diamanti con caratteristiche interne invisibili ad occhio nudo ma facilmente visibili all’occhio esperto alla lente a 10 ingrandimenti.
• VS: i diamanti classificati VS sono diamanti frequentemente utilizzati in gioielleria. Sono diamanti con piccole caratteristiche interne difficilmente visibili all’occhio esperto alla lente a 10 ingrandimenti.
• VVS: I diamanti classificati VVS sono utilizzati nella gioielleria di alta gamma. Sono diamanti con caratteristiche interne molto piccole e molto difficilmente visibili all’occhio esperto alla lente a 10 ingrandimenti.
TSAVORITE Appartiene al gruppo dei granati ed è una variante della grossularia. Sotto il nome di "granato grossularia" sono catalogate molte pietre tra cui la tsavorite. Scoperta di recente nel Parco Tsavo, tra Kenia e Tanzania. Di colore verde intenso, possiede buona lucentezza ma si trova solo in pietre di piccola caratura.
TURCHESE
"Pietra della Turchia" letteralente poichè era da quel luogo che un tempo arrivava la turchese in Europa. Il colore varia da azzurro cielo ad azzurro verde, anche se la tonalità più richiesta è quella di un azzurro che sfuma nel verderame. Allo stato naturale presenta venature scure disposte come una ragnatela o anche inclusioni biancastre. Tali venature derivano dalla presenza all'interno della turchese della roccia madre. I giacimenti più importanti di turchese sono quelli del Sinai egiziano e quelli dell'Iran. Pietra poco dura, fragile, tende con il tempo a modificare il colore diventando verde a causa del rame presente (composizione chimica: fosfato di sodio basico, idrato di alluminio e rame).Le imitazioni sono numerose e la più comune è la ricostruzione con Pasta di Turchese e collanti.
VINTAGE Termine inglese che indica un oggetto classico, caratterizzato dall’eccellenza, maturità di design e fascino nel tempo.
ZAFFIRO Rappresenta la varietà blu della famiglia dei corindoni così come il rubino quella rossa.
Il nome corund, da cui deriva "coridoni", in sanscrito vuol dire gemma per eccellenza.
Il colore caratteristico è quello azzurro-blu conferito dalla presenza di ferro e titanio, ma è possibile avere zaffiri gialli, rosa e viola.Gli zaffiri più pregiati sono quelli provenienti dalla regione di Zaskar, nel Kashmir scoperti per caso da un cacciatore nel 1881. La durezza dello zaffiro è seconda solo al diamante (9 tabella Mohs).
ZIRCONE
Appartiene al gruppo dei silicati (formula chimica: silicato di zirconio), la sua caratteristica è di essere incolore, anche se esiste nelle varianti azzurro, rosso, arancio, bruno, giallo, verde.
Pietra con un indice di rifrazione molto alto che la rende particolarmente brillante. Per questo motivo, nei secoli, stata la principale sostituta del diamante. Per questo stato inventato il taglio "zircone" che prevede otto faccette in più sul padiglione rispetto al taglio brillante per aumentare la luce ed eliminare la sfumatura grigioperla tipica dello zircone incolore. Pietra fragile sensibile agli urti.
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